Condono edilizio e sanatoria per gli abusi edilizi o le difformità : tutte le novità del 2023
Condono edilizio, difformità e sanatoria sono strumenti volti a risolvere un atto illecito compiuto in materia edilizia. Vediamo insieme cosa cambia nel 2023.
Il condono edilizio è un provvedimento grazie al quale è possibile annullare una certa pena o di una sanzione che è derivata dalla commissione di un atto illecito in materia di edilizia.
In questa definizione ad esempio rientrano gli interventi di ristrutturazione svolti senza le dovute autorizzazioni.
Il condono Edilizio ha una durata temporale limitata, poiché l’atto prevede un termine di inizio e fine per poterne usufruire. Generalmente, il condono deve essere disposto per legge.
Tutti coloro che sono titolari di un diritto di proprietà sull’immobile hanno la possibilità di presentare la domanda di condono per una specifica opera abusiva. Qualora si trattasse di proprietà condominiale l’amministratore del condominio è tenuto a firmare la richiesta.
Inoltre, la domanda per il condono può essere effettuata anche dai soggetti che dispongono di un’opera attuata su immobili di proprietà dello Stato, in questo caso è necessario allegare un atto che dimostri l’assenso dell’ente proprietario alla sanatoria dell’abuso.
Quali sono i precedenti Condoni Edilizi?
- il primo condono edilizio (legge 47/1985), la disciplina in questione ha previsto sia il condono e la sanatoria. Tuttavia, la legge si era anche posta l’obiettivo di realizzare un tentativo di formulare l’intera materia degli illeciti urbanistici;
- il secondo condono edilizio (legge 724/1994), dove i criteri previsti per la sanabilità erano tre: il tempo, lo stato dei lavori e i limiti dimensionali dell’opera abusiva;
- il terzo condono edilizio (legge 326/2003).
Vediamo cosa si può e cosa non si può condonare
Le operazioni che rientrano nella possibilità di essere condonate riguardano quelle che sono state effettuate entro il 31 marzo 2003.
Le disposizioni relative al condono previste sei tipologie di interventi abusivi, per ognuna delle quali sono specificate le condizioni che influenzano la condonabilità dell’operazione. Tra queste, si annoverano:
- opere effettuate senza o in violazione del permesso edilizio e non conformi alle norme urbanistiche;
- opere effettuate senza o in violazione del permesso edilizio, ma conformi alle norme urbanistiche;
- interventi di ristrutturazione edilizia che hanno come obiettivo il raggiungimento di un risultato in parte o completamente diverso rispetto a quello precedente;
- opere di restauro e risanamento conservativo effettuate senza il permesso edilizio nei centri urbani;
- opere di restauro volte alla conservazione dell’organismo edilizio;
- infine, sono incluse anche le opere di manutenzione straordinaria.
Inoltre potranno beneficiare del condono edilizio le abitazioni costruite illecitamente fuori dalle aree edificabili che abbiano compiuto 30 anni dall’edificazione.
Le situazioni in cui non si può condonare sono:
Non sono condonabili le opere realizzate su immobili già vincolati, su aree boscate percorse dal fuoco e su zone di proprietà dello Stato, inoltre non potranno beneficiarne:
- le opere attuate sfruttando i contributi pubblici erogati dopo il 31.12.1995;
- le opere realizzate su un’unità abitativa, che nei precedenti condoni, è stata già oggetto di sanatoria per costruzione o ristrutturazione;
- le opere eseguite da persone condannate per reati come associazione mafiosa, riciclaggio, in via definitiva;
- le opere dove è impossibile attuare i necessari interventi di adeguamento antisismico.
I costi da sostenere del Condono edilizio
Il costo del condono varia dai 60 euro ai 150 euro per metro quadrato, questo valore cambia in base anche alla tipologia di abuso e agli oneri concessori.
Quando potrebbe arrivare il nuovo condono edilizio
Sul nuovo condono edilizio non ci sono ancora certezze, si parla e se ne discute ma non ci sono tempi certi. Tutto chiaramente dipende da quando, come e se si farà , in generale stando a quando si apprende, probabilmente il uovo condono esserci a fine 2023 o forse da inizio del prossimo anno 2024.
Perché è bene regolarizzare il tuo immobile
Come abbiamo visto in precedenza nel corso della storia, i condoni edilizi sono stati solo tre, dovresti anche sapere che un immobile abusivo o parzialmente abusivo con difformità non può essere trasferito, inoltre se un giorno avrai bisogno di accedere ad un finanziamento o un mutuo ipotecario nessun istituto di credito prenderà in garanzia il tuo immobile.
Se hai dubbi sullo stato della tua proprietà oppure vuoi una verifica per scongiurare equivoci, che possano farti credere che il tuo immobile sia in regola con tutti i titoli autorizzativi contattaci, il nostro tecnico farà uno Screening e certificherà il tuo immobile.