Bonus Casa 2023
Bonus Casa 2023: Qual è la scelta ideale per te? Vediamo le insieme le novità .
In Italia, il tema della riqualificazione energetica degli edifici sta diventando sempre più importante per famiglie e imprese. L’obiettivo è ridurre e ottimizzare i consumi energetici, e ci sono diversi strumenti che aiutano a ridurre i costi degli interventi grazie alle agevolazioni fiscali.
Dalle riqualificazioni energetiche e sismiche più significative fino all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla manutenzione del verde o all’acquisto di mobili ed elettrodomestici, ci sono numerosi bonus casa che possono essere utilizzati nel biennio 2023-2025.
Vediamo insieme i principali bonus casa disponibili, quali lavori coprono, le detrazioni previste e la loro validità .
Bonus Casa 2023 – Bonus Ristrutturazione
Il bonus per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici continua ad essere un’opzione interessante. Si tratta di un bonus “classico”, che può essere utilizzato quando si desidera ristrutturare una casa. Questo beneficio non spetta solo ai proprietari, ma anche ai titolari di un diritto reale di godimento, agli affittuari e ai comodatari.
La detrazione fiscale prevista è del 50% calcolata su un importo massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. La detrazione può essere richiesta in sede di dichiarazione dei redditi e viene suddivisa in dieci quote annuali.
La possibilità di detrarre il 50% delle spese sostenute è valida fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, a partire da gennaio 2025, la percentuale di detrazione sarà ridotta al 36%.
Scegli il Bonus più adatto a te
Ogni bonus casa ha le sue caratteristiche e requisiti specifici. Pertanto, è importante valutare attentamente quali lavori devono essere effettuati e quali agevolazioni fiscali sono disponibili. Inoltre, è consigliabile consultare un professionista del settore o un commercialista per avere informazioni dettagliate e aggiornate sulle modalità di applicazione dei bonus.
Ricorda che l’utilizzo dei bonus casa può consentire di risparmiare sui costi di ristrutturazione e migliorare l’efficienza energetica della tua abitazione, offrendo benefici sia dal punto di vista economico che ambientale.
Approfondimenti sul sito Agenzia delle Entrate
Bonus casa 2023 – Ecobonus: Incentivi per efficentamento energetico degli edifici
Il Bonus casa 2023, con il prefisso “ECO“, è un’agevolazione dedicata a tutti quei lavori che mirano a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Rientrano in questa categoria interventi che sono esclusi dal Superbonus e che riguardano sia il settore edile che quello impiantistico.
È importante sottolineare che i lavori devono essere effettuati sugli edifici esistenti e non sulle nuove costruzioni.
A titolo esemplificativo, gli interventi coperti dall’Ecobonus includono la sostituzione di infissi e serramenti (con una detrazione del 50%), la sostituzione della caldaia (con una detrazione che può variare dal 50% al 65% a seconda del tipo di caldaia installata), l’installazione di tende da sole e zanzariere a schermatura solare (con una detrazione del 50%), l’implementazione di sistemi di building automation (domotica), l’installazione di micro-generatori per la produzione combinata di calore ed elettricità , interventi di pavimentazione, l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda e interventi sulle parti comuni dell’edificio.
L’Ecobonus è applicabile sia alla prima che alla seconda casa e può essere richiesto anche dal titolare di un diritto reale di godimento, come l’uso, l’usufrutto, l’abitazione, ecc.
La misura dell’agevolazione varia dal 50% al 65% a seconda del tipo di intervento e del beneficiario. Inoltre, il tetto massimo della spesa sostenuta varia in base al tipo di lavoro eseguito. La detrazione fiscale viene applicata in sede di dichiarazione dei redditi e viene suddivisa in dieci quote annuali. È importante che il miglioramento delle prestazioni energetiche sia certificato tramite una misurazione del rendimento.
È possibile richiedere l’Ecobonus fino al 31 dicembre 2024, pertanto è consigliabile approfittare di questa opportunità entro tale termine.
Bonus casa 2023 – Sismabonus: detrazione fiscale per interventi antisismici
Il Sismabonus, è un beneficio fiscale che spetta ai contribuenti che effettuano interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici.
Questo bonus è disponibile per gli immobili sia ad uso abitativo che produttivo, purché siano situati in zone sismiche (classificate come 1-2-3).
La percentuale di detrazione fiscale varia dal 50% all’85% a seconda del beneficiario. Tuttavia, se gli interventi effettuati portano a una riduzione del rischio sismico di una o due classi, la detrazione può essere aumentata al 70% o all’80%. Allo stesso modo, la detrazione più elevata si applica anche quando i lavori sono stati eseguiti sulle parti comuni degli edifici condominiali.
È importante notare che esiste un limite di spesa di 96.000 euro per l’applicazione di questo bonus. Inoltre, la detrazione fiscale viene suddivisa in cinque quote annuali per facilitare il beneficio per un periodo di tempo prolungato.
È possibile richiedere il Sismabonus fino al 31 dicembre 2024, pertanto è fondamentale sfruttare questa opportunità entro tale data per beneficiare delle agevolazioni fiscali legate agli interventi antisismici sugli edifici.
In sintesi, il bonus casa 2023 – Sismabonus rappresenta un’importante misura di incentivazione che promuove la sicurezza sismica degli edifici e offre vantaggi fiscali significativi ai contribuenti che intraprendono tali interventi.
Approfondimenti Sisma Bonus sul sito Agenzia delle Entrate
Bonus casa 2023 – Bonus barriere architettoniche
Bonus barriere architettoniche 2023: detrazione fiscale per eliminare le barriere in edifici esistenti
Il bonus barriere architettoniche è stato confermato anche nell’ultima legge di Bilancio come misura di incentivo per interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti. È importante sottolineare che questo bonus non si applica agli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile. Inoltre, sono esclusi anche gli interventi che comportano la demolizione e la ricostruzione, anche se si utilizza la stessa volumetria.
Possono usufruire di questo bonus diverse categorie di soggetti, tra cui persone fisiche, artigiani, professionisti, società semplici, associazioni tra professionisti e enti pubblici e privati soggetti a Ires (Imposta sul Reddito delle Società ). Per questi ultimi, la tipologia di immobile su cui sono stati effettuati i lavori (strumentale, merce o patrimoniale) non è rilevante.
Il bonus barriere architettoniche può essere utilizzato non solo per interventi tipicamente edili, ma anche per quelli sugli impianti di automazione, sia delle parti comuni che delle singole unità immobiliari. Nel caso in cui un impianto di automazione preesistente (ad esempio, montascale o ascensore) venga sostituito, è possibile detrarre anche le spese per la bonifica e lo smaltimento del vecchio impianto.
La detrazione fiscale prevista per il bonus barriere architettoniche è del 75%. Tuttavia, l’ammontare complessivo delle spese non deve superare determinati limiti, a seconda del tipo di edificio:
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari, purché dispongano di un accesso autonomo e indipendente;
- 40.000 euro per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari, moltiplicati per il numero di unità immobiliari;
- 30.000 euro per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari, sempre moltiplicati per il numero delle unità immobiliari.
Nel caso di edifici con più di otto unità immobiliari, il conteggio avviene a scaglioni. Ad esempio, se ci sono 15 unità immobiliari, si moltiplica prima 40.000 per 8 e poi 30.000 per 7. Il risultato ottenuto rappresenta il tetto di spesa relativo all’intero edificio. Pertanto, nel caso di condomini, ciascun singolo proprietario può calcolare la spesa detraibile in base ai millesimi di proprietà .
La detrazione fiscale per il bonus barriere architettoniche viene suddivisa in cinque quote annuali per facilitare il beneficio nel corso del tempo.
È possibile richiedere il bonus barriere architettoniche fino al 31 dicembre 2025. È importante considerare fin da subito se questo bonus può r
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Bonus casa 2023 – Bonus mobili ed elettrodomestici
Bonus mobili e elettrodomestici 2023: detrazione fiscale per completare ristrutturazioni e manutenzioni
Il bonus mobili e elettrodomestici è stato concepito per completare il quadro di una ristrutturazione o di una manutenzione ordinaria. Per poter usufruire di questo beneficio fiscale, è indispensabile realizzare un intervento di recupero sia su singole unità immobiliari residenziali che su parti comuni di edifici residenziali.
È importante notare che la ristrutturazione associata al bonus mobili/elettrodomestici deve essere iniziata a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto. Questa misura ha come obiettivo il miglioramento dell’efficienza energetica. Pertanto, è necessario che i grandi elettrodomestici acquistati soddisfino determinati requisiti:
- Forni: devono essere almeno in classe energetica “A”.
- Lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie: devono essere almeno in classe energetica “E”.
- Frigoriferi e congelatori: devono essere almeno in classe energetica “F”.
Tuttavia, è possibile beneficiare del cosiddetto “bonus mobili senza ristrutturazione” uscendo da questi limiti stretti. In questo caso, è necessario dichiarare l’acquisto accompagnato da una manutenzione ordinaria.
La detrazione fiscale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici è del 50%. La spesa massima ammissibile è fissata a 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024, comprese le spese di trasporto e montaggio. La detrazione spetta per dieci quote annuali, consentendo un beneficio dilazionato nel tempo.
È possibile richiedere il bonus mobili e elettrodomestici fino al 31 dicembre 2024.
È importante considerare che questo bonus potrebbe essere combinato con quello relativo alla ristrutturazione edilizia. Pertanto, è consigliabile valutare sin da subito quale delle due detrazioni sia più adatta in base ai lavori che si intendono effettuare. È fondamentale prendere questa decisione iniziale poiché non sarà possibile modificarla successivamente.
In sintesi, il bonus mobili e elettrodomestici rappresenta un’opportunità per completare le ristrutturazioni e le manutenzioni, offrendo agevolazioni fiscali per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici conformi agli standard energetici. Sfruttare questa misura può contribuire a migliorare l’efficienza energetica degli immobili e a rendere gli ambienti più confortevoli.
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Bonus casa 2023 e Casa Green
Il ritorno del Bonus Casa Green: Sostenere l’efficienza energetica delle abitazioni nel 2023.
Dopo essere stata precedentemente considerata e poi accantonata, una misura volta a promuovere l’efficienza energetica delle abitazioni, chiamata Bonus Casa Green, fa il suo ritorno per il 2023. Questa iniziativa mira a sostenere l’obiettivo comune dell’Unione Europea di ridurre i consumi energetici delle abitazioni entro il 2033.
Il Bonus Casa Green è destinato principalmente a coloro che acquistano immobili di nuova costruzione da imprese edili, che rispondono ai requisiti di classe energetica A o B e sono destinati all’uso residenziale. È importante sottolineare che questa opportunità si estende anche alle seconde case e alle abitazioni di lusso, offrendo un’agevolazione a una vasta gamma di acquirenti.
Nello specifico, questa misura prevede una detrazione sull’IVA applicata all’acquisto dell’immobile, che corrisponde al 50% dell’importo. È possibile richiedere questa detrazione in dieci quote annuali, consentendo ai beneficiari di godere di un vantaggio dilazionato nel tempo.
Tuttavia, è importante notare che il Bonus Casa Green ha una validità più limitata rispetto ad altre misure simili. Pertanto, coloro che desiderano beneficiare di questa agevolazione fiscale dovranno fare attenzione ai tempi stabiliti per richiedere la detrazione.
In conclusione, il ritorno del Bonus Casa Green rappresenta un’opportunità significativa per coloro che desiderano acquistare immobili energeticamente efficienti, includendo anche le seconde case e le abitazioni di lusso. Questa misura contribuirà non solo a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ma anche a promuovere uno sviluppo sostenibile nel settore immobiliare.
NB: Il bonus casa green ha una durata più limitata rispetto agli altri.
Salvo proroghe, è infatti previsto solo per acquisti fatturati entro il 31.12.2023.
Inoltre è bene sapere che se eventualmente in uno o più anni non c’è capienza fiscale, la detrazione di quell’anno si perde e non può essere recuperata.
Bonus casa 2023 – Bonus verde
Al fine di favorire interventi su diversi ambiti di un immobile, è previsto il “bonus verde“. Questa agevolazione è dedicata alla sistemazione di aree verdi private, nonché alla realizzazione di impianti di irrigazione e alla creazione di giardini pensili e coperture verdi.
Per quanto riguarda i dettagli, il bonus verde prevede una detrazione Irpef del 36%. La spesa massima detraibile è di 5.000 euro, e la detrazione può essere richiesta in dieci quote annuali.
Importante notare che il bonus verde sarà disponibile fino al 31 dicembre 2024.
Pertanto, coloro che intendono usufruire di questa agevolazione dovranno presentare la richiesta entro tale data.
L’obiettivo del bonus verde è promuovere interventi che migliorano la qualità ambientale degli edifici, offrendo un incentivo a investire nella creazione di aree verdi e di soluzioni sostenibili come i giardini pensili e le coperture verdi.
Questi interventi non solo contribuiscono a rendere gli edifici più belli esteticamente, ma anche a migliorare la vivibilità dell’ambiente circostante e a promuovere la sostenibilità ambientale nel settore immobiliare.
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Il Superbonus: L’incentivo più discusso
Con l’ultima legge di Bilancio, il Superbonus (spesso indicato come 110%) ha subito alcune modifiche riguardanti la percentuale detraibile dalla dichiarazione dei redditi. In questo articolo, non entreremo nel dettaglio delle complessità relative alla cessione dei crediti, ma vogliamo invece fornire un quadro delle tipologie di interventi che sono ammissibili per questa detrazione.
Le due categorie di interventi, chiamate lavori “trainanti” e “trainati”, sono rimaste invariate. Entrambe devono essere finalizzate all’efficienza energetica e al consolidamento statico o antisismico degli edifici.
Ecco alcuni esempi di lavori principali o trainanti:
- Interventi di isolamento termico sugli involucri.
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale nelle parti comuni, negli edifici unifamiliari e nelle unità immobiliari di edifici plurifamiliari indipendenti.
- Interventi antisismici.
I lavori secondari o trainati sono quelli previsti insieme ai lavori principali e includono:
- Interventi di efficientamento energetico.
- Installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo.
- Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
- Interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Per quanto riguarda la misura e le quote del “nuovo” Superbonus, le detrazioni sono state rimodulate come segue:
- Il 90% per le abitazioni principali e i contribuenti con ISEE non superiore a 15.000 euro, con una variabilità basata sul quoziente familiare, per il 2023.
- Il 70% per le spese sostenute nel 2024.
- Il 65% per le spese sostenute nel 2025.
Come novità introdotta dalla legge in vigore dal 12 aprile 2023, il 110% è stato prorogato fino al 30 settembre 2023 solo per le abitazioni unifamiliari e per casi specifici (lavori nelle zone sismiche, possessori di CILA, almeno il 30% dei lavori eseguiti entro il 30 settembre 2022).
Con la stessa legge, le quote sono state aumentate da quattro a dieci per le spese sostenute nel 2022.
Attualmente, il Superbonus è valido fino al 31 dicembre 2025.
Ti invitiamo anche a leggere il Testo Legge nr. 38/2023, entrata il vigore il 12.04.23, con le modifiche e proroghe su 110% e cessione dei crediti.
Approfondimenti Superbonus sul sito Agenzia delle Entrate
Per concludere, è importante notare che il bonus facciate non è stato rinnovato per il 2023. Tuttavia, per effettuare lavori di miglioramento delle facciate degli edifici, è possibile ricorrere alternative come il bonus ristrutturazione o l’ecobonus.
La scelta tra queste due opzioni dipenderà dal tipo di interventi che si desidera effettuare. Se l’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica dell’immobile, il bonus ecobonus potrebbe essere la soluzione più adatta. Al contrario, se si intende concentrarsi sul rifacimento di cornicioni, balconi, davanzali e finestre senza necessariamente mirare a un miglioramento energetico, il bonus ristrutturazione potrebbe essere la scelta più appropriata.
È consigliabile consultare un professionista del settore per valutare attentamente le diverse opzioni e determinare quale beneficio fiscale si adatta meglio alle esigenze specifiche dei lavori sulla facciata del vostro edificio.
Di seguito pubblichiamo l’approfondimento sul Bonus Casa 2023 durante l’evento live F.I.M.A.A. Italia (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari Agenti Immobiliari Mediatori Creditizi Mediatori Merceologici).