APE Certificazione Energetica degli Edifici, tutto quello che devi sapere.
APE Certificazione Energetica degli edifici, la guida pratica.
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE), o Certificato APE, è un documento che fornisce una dettagliata descrizione delle caratteristiche energetiche di un immobile. L’APE, o certificazione energetica, deve essere richiesta dai proprietari di abitazioni o altri edifici destinati all’uso residenziale. È fondamentale sia per la vendita che per l’affitto di un appartamento.
Esaminiamo più approfonditamente l’Attestato di Prestazione Energetica: cosa rappresenta, la normativa di riferimento e come richiederlo correttamente.
Cos’è il Certificato APE?
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) deve essere presentato ogni volta che si compie un atto di compravendita, donazione o locazione di un immobile, sia che si tratti di una transazione tra privati sia che si ricorra a un’agenzia immobiliare.
L’APE viene redatto da un tecnico abilitato ed è obbligatorio per legge, sia per le nuove costruzioni sia per gli interventi di ristrutturazione che coinvolgono più del 25% della superficie dell’immobile.
Il certificato indica la classe energetica dell’edificio, che varia su una scala da A4 (il punteggio massimo) a G (il punteggio minimo). Naturalmente, in caso di vendita di un immobile, un valore più elevato della classe energetica si traduce in un maggior valore economico.
Cosa prevede la normativa vigente?
Il Decreto Legge n. 63 del 2013, successivamente convertito nella legge 90/2013, ha introdotto l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) in conformità alla normativa vigente. Questa legge ha introdotto delle novità per determinare il livello di prestazione energetica degli edifici, sostituendo il precedente Attestato di Certificazione Energetica (ACE).
Successivamente al 2015, sono stati emanati tre decreti al fine di stabilire parametri ancora più precisi. Questi decreti sono stati specificamente destinati a definire le modalità di compilazione e la relazione tecnica del progetto, al fine di applicare le prescrizioni e i requisiti minimi per la prestazione energetica in modo più accurato.
Ape Certificazione, quali sono i dati indicati sull’attestato?
Nel documento di certificazione per la prestazione energetica (attestato), è necessario inserire informazioni e dati specifici per qualificare correttamente le caratteristiche energetiche dell’immobile.
I primi dati riguardano la valutazione della prestazione energetica complessiva, espressa in termini di energia primaria totale e energia primaria non rinnovabile.
Successivamente, vi sono dati relativi alla qualità energetica dell’edificio, come gli indici di prestazione termica per il raffrescamento estivo e il riscaldamento invernale, nonché la trasmittanza termica periodica.
Oltre a questi dati iniziali presenti nella certificazione, sono inclusi anche altri dettagli, tra cui:
- Classe energetica, che determina l’indice di prestazione energetica complessiva.
- Requisiti minimi di efficienza energetica.
- Caratteristiche termo-igrometriche.
- Indici per la prestazione energetica rinnovabile e non rinnovabile.
- Emissione di anidride carbonica.
- Consumo annuo di energia.
- Servizi energetici e relative efficienze.
- Indicazioni per migliorare l’efficienza energetica con interventi significativi.
Naturalmente, una classe energetica più alta indica prestazioni migliori e costi/consumi inferiori in termini di energia elettrica e gas. Al contrario, classi energetiche inferiori comportano costi più elevati.
Come e da chi viene redatto il Certificato di Prestazione Energetica APE?
Come già scritto, la certificazione energetica deve essere redatta da professionisti certificatori abilitati, come geometri e ingegneri.
Prima di redigere la certificazione, questi tecnici devono effettuare un sopralluogo.
Successivamente, il tecnico deve condurre una serie di indagini per verificare le caratteristiche strutturali dell’immobile, tenendo anche conto di diversi elementi, come la caldaia, la presenza di impianti che generano energia, la coibentazione dell’edificio e la qualità degli infissi.
Tutti questi elementi, insieme all’uso di appositi software, consentono di effettuare un’analisi energetica dell’immobile e valutare le caratteristiche delle murature e della geometria dell’edificio. Una volta completati i calcoli, il certificatore autorizzato compila il documento e rilascia l’attestato di prestazione energetica e locazione, riassumendo tutte le caratteristiche evidenziate.
Successivamente, il proprietario deve conservare l’APE insieme alla documentazione relativa all’immobile, mentre il certificatore invia il documento al registro informatico della regione di competenza.
Per quanto riguarda la validità della certificazione, questa può durare al massimo 10 anni. Tuttavia, se vengono effettuati interventi di ristrutturazione che influiscono sulle prestazioni energetiche dell’immobile (ad esempio, l’installazione di isolamento termico per il tetto o le pareti interne ed esterne), è necessario rinnovare il certificato APE.
Quando è obbligatorio l’attestato di Prestazione Energetica?
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è obbligatorio in diverse situazioni. Pertanto, è consigliabile valutare la richiesta in anticipo, poiché potrebbe essere necessario attendere settimane prima che il tecnico completi il suo lavoro.
L’obbligo di avere l’Attestato di Prestazione Energetica sussiste in determinati casi, tra cui:
- Acquisto di un immobile.
- Locazione di singoli appartamenti o interi edifici.
- Donazione di un immobile.
- Per interventi di ristrutturazione che coinvolgono almeno il 25% della superficie immobiliare.
- Ricostruzione di un immobile dopo la demolizione.
- Per gli edifici utilizzati dalle pubbliche amministrazioni.
- Per le nuove costruzioni.
- In caso di nuovi contratti per impianti termici o climatizzazione degli edifici pubblici.
In tutte queste circostanze, è necessario ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica per essere conformi alla normativa vigente.
Quali sono gli immobili esenti dal Certificato APE?
Tuttavia, è importante sapere che attualmente, contrariamente a quanto si pensa comunemente, l’obbligo di certificazione energetica non si applica a tutti gli immobili. Vediamo insieme quali sono le eccezioni e il motivo di tale esenzione.
Sono esenti dall’obbligo di certificazione energetica:
- i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati
- edifici industriali e artigianali quando gli ambienti sono riscaldati o raffrescati per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del processo produttivo non altrimenti utilizzabili ovvero quando il loro utilizzo e/o le attività svolte al loro interno non ne prevedano il riscaldamento o la climatizzazione
- gli edifici agricoli o rurali, non residenziali, sprovvisti di impianti di climatizzazione
- gli edifici che risultano non compresi nelle categorie di edifici classificati sulla base della destinazione d’uso di cui all’articolo 3 del DPR 412/1993, il cui utilizzo standard non prevede l’installazione e l’impiego di sistemi tecnici, quali:
- box
- cantine
- autorimesse
- parcheggi multipiano
- depositi
- strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi
- gli edifici adibiti a luoghi di culto e allo svolgimento di attività religiose
- i ruderi, purché tale stato venga espressamente dichiarato nell’atto notarile
- i fabbricati in costruzione per i quali non si disponga dell’abitabilità o dell’agibilità al momento della compravendita, purché tale stato venga espressamente dichiarato nell’atto notarile. In particolare si fa riferimento:
- agli immobili venduti nello stato di “scheletro strutturale“, cioè privi di tutte le pareti verticali esterne o di elementi dell’involucro edilizio
- agli immobili venduti “al rustico“, cioè privi delle rifiniture e degli impianti tecnologici
- i manufatti non riconducibili alla definizione di edificio (manufatti cioè non qualificabili come “sistemi costituiti dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al suo interno”, ad esempio: una piscina all’aperto, una serra non realizzata con strutture edilizie, etc.)
- NB: Per questi tipi di immobili, non è richiesta la certificazione energetica, tuttavia è sempre consigliabile verificare la normativa vigente.
Ape Certificazione Energetica: Obbligo per gli Amministratori di Condominio.
Per quanto riguarda gli alloggi situati in condomini, con il D.M. del 22 novembre 2012 è stato stabilito l’obbligo al fine di garantire la trasparenza per l’amministratore di rendere disponibili agli acquirenti o a chiunque ne faccia richiesta i dati necessari per la redazione del certificato energetico.
I dati a cui è obbligato a fornire l’amministratore sono tutte le informazioni e i dati edilizi e impiantistici, compreso il libretto di impianto (o di centrale) per la climatizzazione, questi dati sono necessari al Certificatore per la realizzazione dell’attestato.
Colazzo Immobiliare si occuperà di produrre la certificazione APE del vostro immobile in vendita o in locazione; infatti grazie alla collaborazione con tecnici certificatori abilitati siamo in grado di fornire l’Attestato di Prestazione Energetica del vostro immobile in tempi rapidi, al fine di consentirvi di concludere velocemente la trattativa di vendita o la locazione.